Ecco il testo integrale del discorso del Papa a una delegazione ecumenica dalla Finlandia
Cari fratelli e amici dalla Finlandia,
«Grazia a voi e pace da Dio,
Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo» (Rm 1,7). Vi rivolgo il mio più
caloroso benvenuto, come hanno fatto per oltre 25 anni i miei
Predecessori, il beato Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, accogliendo la
visita delle vostre delegazioni ecumeniche in occasione della festa di
sant’Enrico, patrono della Finlandia.
Ai membri della comunità di
Corinto, segnata da divisioni, l’apostolo chiede: «Cristo è stato forse
diviso?» (1 Cor 1,13). Questa domanda è stata scelta come tema della
Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, che inizieremo domani;
oggi, essa è rivolta a noi, la stessa domanda. Davanti ad alcune voci
che non riconoscono più come obiettivo perseguibile la piena e visibile
unità della Chiesa, siamo invitati a non desistere nel nostro sforzo
ecumenico, fedeli a quanto lo stesso Signore Gesù ha invocato dal Padre:
che «tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21).
Nel tempo attuale, anche
il cammino ecumenico e le relazioni tra i cristiani stanno
attraversando significativi cambiamenti, dovuti in primo luogo al fatto
che ci troviamo a professare la nostra fede nel contesto di società e
culture dove è sempre meno presente il riferimento a Dio e a tutto ciò
che richiama la dimensione trascendente della vita. Lo notiamo
soprattutto in Europa, ma non soltanto.
Proprio per questo motivo,
bisogna che la nostra testimonianza si concentri sul centro della nostra
fede, sull’annuncio dell’amore di Dio che si è manifestato in Cristo
suo Figlio. Troviamo qui spazio per crescere nella comunione e
nell’unità tra di noi, promuovendo l’ecumenismo spirituale, che nasce
direttamente dal comandamento dell’amore lasciato da Gesù ai suoi
discepoli. A tale dimensione faceva riferimento anche il Concilio
Vaticano II: «Questa conversione del cuore e questa santità di vita,
insieme con le preghiere private e pubbliche per l’unità dei cristiani,
devono essere considerate come l’anima di tutto il movimento ecumenico e
si possono giustamente chiamare ecumenismo spirituale» (Decr. Unitatis
redintegratio, 8). L’ecumenismo è infatti un processo spirituale, che si
realizza nell’obbedienza fedele al Padre, nel compimento della volontà
di Cristo e sotto la guida dello Spirito Santo.
Invochiamo dunque
senza stancarci l’aiuto della grazia di Dio e l’illuminazione dello
Spirito Santo, che ci introduce nella verità tutta intera, portatrice di
riconciliazione e di comunione.
Rinnovando il mio caloroso
benvenuto, invoco di cuore su di voi, su tutti i cristiani in Finlandia e
sul vostro Paese la benedizione di Dio.
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